Alla metà di Gennaio, alla Fiera di Rimini si tiene Sigep, il famoso salone internazionale dedicato ai gelati in tutte le loro forme. L’evento è giunto alla sua quarantesima edizione e ha visto la presenza di oltre 200 mila visitatori. Se non sei stato presente all’iniziativa, puoi scoprire nelle righe seguenti alcuni dei momenti salienti e i motivi per i quali tale evento non sente assolutamente il peso degli anni.
Un evento enorme al quale è difficile avere accesso
Nonostante abbia compiuto 40 anni, il Sigep non sembra conoscere alcuna crisi. In un’area espositiva da ben 129 mila metri quadrati, trovare un posto vuoto è davvero complicato. Bisogna darsi da fare con un certo anticipo per evitare di restare bloccati in mezzo al traffico, che in determinati giorni si fa davvero intenso. Per esempio, se hai intenzione di spostarti dal centro alla Fiera di Rimini, in quel periodo rischi di perdere anche un’oretta e mezza.
Ho preferito iniziare con ciò che non va per mostrarti fin da subito come fare in modo che tale evento possa diventare perfetto. Tuttavia, se sei appassionato di pasticceria e gelateria, dovresti prendere parte al Sigep almeno una volta nella vita. Magari, sperando che nel prossimo anno possa essere organizzato un sistema di accesso più fluido, senza particolari impedimenti all’esterno.
Gli imperdibili showcooking di Borghese e tanti altri
Uno dei fulcri principali dei cinque giorni di Sigep è senz’altro rappresentato dagli showcooking. Diverse star del mondo della ristorazione si sono esibite nell’arte nella quale si ritengono maggiormente capaci. Da Alessandro Borghese ad Iginio Massari, passando per il tedesco Ernst Knam, c’è stato solo l’imbarazzo della scelta per i presenti.
I vari stand ricercano questi personaggi in maniera spasmodica e loro fanno di tutto per diventare sempre più visibili, magari all’interno di allestimenti estremamente sfarzosi e, di conseguenza, costosi. Le aziende non possono dunque fare a meno di cercare nuovi clienti in occasione di un evento di una simile portata, comprese quelle che non se la passano molto bene a causa di licenziamenti annunciati.
Le prossime tendenze del gelato artigianale
Non ti nascondo che il mercato del gelato non sta vivendo una fase di grandi successi. Le imprese di settore non riescono ad ostentare molta fantasia nelle proprie realizzazioni e fanno fatica a creare qualcosa di nuovo interessante. Lo lascia presagire anche l’ultima tendenza di questo particolare ambito, ossia il nuovo gusto dell’Unicorno.
Ciò non significa che i bambini di tutta Italia dovranno assaggiare il famoso cavallo con il corno sulla fronte nella sua versione estremamente fredda. È una questione, più che altro, di colori. Le tonalità rosa e azzurro regneranno sopra ogni altra cosa, per la gioia soprattutto dei più piccoli. Non mancheranno disegnini e zuccherini molto frizzanti.
In pratica, l’Unicorno appare come l’evoluzione naturale del precedente gusto Puffo, che a sua volta non ricordo che avesse avuto chissà quale grande successo. Si tratta solo di un sintomo di quanto il gelato artigianale non sia nel suo miglior momento, specialmente quando manifesta il proprio interesse a prediligere la forma a discapito della sostanza.
Un occhio attento rivolto alla ricerca del design
Al tempo stesso, i gelatai sembrano prediligere l’importanza del design per fare fronte ad una situazione che non appare propriamente tra le più rosee. La praticità non è sicuramente l’elemento più lampante di simili idee, ma almeno puoi apprezzare un arredo diverso rispetto al solito grigiume o l’utilizzo di attrezzature che suscitano un certo interesse.
Ad esempio, c’è chi ha scelto di utilizzare un bel bancone con parte superiore in marmo, o magari di introdurre i cassettoni con le vaschette dei gelati in corrispondenza dei singoli comparti. Molto intrigante, anche dal punto di vista puramente pratico, è l’adozione di un nuovo tipo di mantecatore che raffredda il fluido liquido tramite l’azione dell’azoto.
L’importanza rivolta ad un gelato sempre più nutriente
Ovviamente, l’attenzione degli operatori di settore non è stata rivolta soltanto alla ricerca del look sbalorditivo o della scoperta da lasciare a bocca aperta. Alcuni hanno provato a ridurre la quantità di zucchero presente nei gelati, ma alcuni gusti sono risultati con una certa carenza di sapore.
Novità di buon livello hanno coinvolto anche l’ambito relativo al caffè, con varie aziende che puntano alla creazione di modelli di estrazione diversi rispetto a quelli canonici. Tuttavia, il classico caffè espresso continua ad essere uno dei punti di forza della tradizione nostrana e sembra molto difficile che possa venire soppiantato da un metodo così innovativo, ma forse poco comodo.
I concorsi di Sigep
Al contempo, il Sigep di Rimini continua ad essere molto interessante per la proposizione di una serie di concorsi. Oltre al gelato, un ruolo di primo piano è stato occupato anche dall’ambito della pasticceria. In quest’ultimo campo, il vincitore del campionato italiano è stato Alessandro Bertuzzi, mentre Andrea Buosi si è affermato tra gli juniores.
Per ciò che invece riguarda l’ambito Gelato Festival, il successo è andato al titolare della gelateria romana Il Cannolo Siciliano Angelo Morrone, che sarà protagonista alla prossima Coppa del Mondo di gelateria che si terrà nel 2020. Una grande soddisfazione per chi porta avanti una tradizione che non conosce alcuna crisi. Insieme a lui, ci saranno esperti di cioccolateria, scultura del ghiaccio e alta cucina.
Le conclusioni sulla quarantesima edizione di Sigep
Nonostante qualche difettuccio qua e là, ti consiglio di dare un’occhiata alla prossima edizione del Sigep. L’evento della Fiera di Rimini sembra sempre più giovane nonostante abbia superato i 40 anni e può coinvolgerti in cinque giornate all’insegna del massimo gusto.